La lettura di poesia… di Charles Bukowski

La lettura di poesia

pieno meriggio
in un college vicino al mare
sobrio
col sudore che mi cola sulle braccia
una goccia di sudore sul tavolo
l’asciugo col dito
per i soldi per i soldi
mio dio penseranno che adoro tutto questo come gli altri
mentre è per il pane e la birra e l’affitto
per i soldi
sono teso faccio schifo
mi sento male
poveracci che fiasco che disastro

una donna si alza
esce
sbatte la porta

una poesia sconcia
me l’avevano detto di non leggere poesie sconce
qui
troppo tardi.

i miei occhi non vedono alcune righe
la leggo
fino alla fine –
disperato tremante
che schifezza

non possono sentire la mia voce
e io dico
basta, è finita, sono
rovinato.

e più tardi in camera mia
trovo birra e scotch:
il sangue di un codardo.

questo dunque
sarà il mio destino:
scribacchiare per quattro soldi in stanzette semibuie
leggere poesie di cui da un pezzo mi sono
stancato.

e una volta credevo
che gli uomini che guidano l’autobus
o puliscono latrine
o ammazzano altri uomini nei vicoli
fossero degli idioti.

Da: Poesie (1955-1973)
Charles Bukowski

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